Né arraffi né graffi
Trapelano gli accordi per nazione
che all’energia pulita apran le braccia
riducendo il petrolio ed il carbone
perché grave è nei bronchi la minaccia
e inverte climi e muta le stagioni
privando i monti della bianca faccia.
Ma tal disagio solletica i baroni
e urgenza corre già per acquisire
i cieli, i mari, la carne, i covoni.
Brame si sa son madri del ghermire
esempio dato dalla sarda Ottana
che vende il gregge per un bel mentire
e adesso non ha più latte ne lana
carico di quei senza sulle spalle
e antichi riti di “Domus de Jana”
spingono alte redini vassalle
a far entrare armi forestiere,
uranio e di frisia le cavalle.
A noi restano i canti per le fiere
donne, con serenate a suono amaro
tra bellezze montane e le riviere.
Oggi purtroppo il veleno è chiaro
al costretto che deve macinare
le spighe con la polvere da sparo
poiché diamo la terra per testare
le nuove armi e la nostra misura
per zittire dei danni e sopportare.
Aggiungere potrei della stortura
all’ingordigia che si sta spargendo
ogni giorno di prezzo e di premura
ma non sia mai che sto difendendo
chi minaccia con l’arma nucleare
per mitigare quel che sta soffrendo
E l'elleboro non hanno per curare
l’epilessia con spasmi di fuoco
quando hanno dovuto raccontare
che il figlio di Biden in un gioco
ha messo giù le briscole ucraine
e pompa le risorse a poco a poco.
Noticina. La poesia o, se si preferisce, il verso non può tacere oppure pifferare la vecchia musica. Le cateratte della retorica hanno sfondato le saracinesche. Cresce il numero di coloro (Stati, uomini rappresentativi e quelli che non contano) che si sgomitano per parere i più candidi e allontanare le colpe dell'interesse usuraio o della distrazione colposa. Invece, sotto traccia (ma neanche troppo sotto) corre il vecchio gioco del lucro e dell'inganno, per l'intermediazione della complicità. Non vorremmo eroi morti, né vincitori padroni di raccontarla a loro modo. La sottigliezza di questo testo denuncia l'atteggiamento farisaico di quelle "piccole patrie" che si appiattiscono alle logiche del grande gioco come fossero, e non sono, fuori dalla triste mercatura, sobillatrice di conflitti.
L'immagine prescelta polemizza con l'eccesso di iconografie belliche (B.M.)
Caro Shardana, spero non averti fatto torto avendo aggiunto la mia noticina e la foto dei bimbi con gli aeroplanini di carta.
RispondiEliminaUn abbraccio