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venerdì 15 marzo 2024

Come so fare io - versi inediti di Bianca Mannu

 








Solo  come so fare io

- le gambe spesse di  vecchia –

striscio sbilenca

dentro quel triangolo di luce

che allora ci appaiava

 

E siamo là  tu ed io

a trafficare con parole irte

sui pavimenti a intagli

colposamente striduli

per le sante geometrie

dei nostri insorditi ego

 

Siamo là senza stupore

 forse sospinti da un vento coercitivo

dentro una faglia dello spazio

verso uno spettro allucinante  

del tempo sotterrato …

 

… Là a circumnavigare nel buio

 gli aguzzi speroni

d’un abbordabile abbraccio

che invece sguscia morganatico

in brume di dissensi

e ancora rivela  

nelle sciabiche d’onda

gli inganni dello specchio 

 

Perché? Perché - da questo

silenzio d’ulivi ed erbe nere

affogati nella notte senza stelle -

torno  da «novia» a calpestare

con le mie vecchie gambe

quel pavimento sghembo

senza inondarlo di schianto

del deluso e reciproco furore

che numinoso ci disfece

come la fiamma sulla cera?

 

Chi sa perché torno

e ritorno in un “sempre là”?

Là - dove anche tu saturnio

accendi la tua  secca brina

disfacendo la tua assenza

 






E sempre e ancora là

sotto i miei occhi nuovi

prende a scintillare

il tremulo lucore d’un film

che abbiamo girato insieme

in un falso magico ieri

d’un secolo o due … Chi sa?

 

 

 

 

 




lunedì 11 marzo 2024

Altra me - versi inediti di Bianca Mannu

 

Altra me


Mio sonno - mia anima tremula  - 

credeva alle corazze

alle selve d’alabarde

erette a difesa

del cuore pulsante

 

 La cifra segreta del dire

 ha preso stanza

dentro la verga

da dove erompe

parendo viva

 

Ma nel mio cuore acefalo

inebetisce

come la lingua

nell’eccesso di saliva

Nota - Anche questa piccola composizione è una metafora. Non una metafora del mio io psicologico o affettivo, ma l'allusione traslata alla condizione e volontà di esistenza soggettiva femminile resistente, con fatica, agli effetti pervasivi della configurazione culturale del mainstream. Va da sé che tale condizione valga anche per maschi non maschilisti, critici verso le posture personali e sociali aggressive e grettamente mercantili. Siamo persone fortemente lacerate  e consapevoli di doverci misurare con le antinomie coscienziali (amarissimo sale della libertà possibile) e le massicce ipocrisie dei macchinismi padronali capaci di avvelenare i pozzi del pensare, del nominare, del conoscere e giudicare, di cui non possiamo cessare  di alimentarci pur cercando di elaborare le necessarie antitossine. (bima)         

sabato 28 ottobre 2023

Lettera al guerriero - di Bianca Mannu in Sulla gobba del tempo (antologia di 4 Autori -2017)

 


Un desiderio d’alba nuova

congelato nell’intima sutura

del corpo con la mente

sanguinando vive

in quest’adesso di polvere - di sabbia -

di voci abbaianti e grinte ottuse -

di cieli infranti precipitare orrendamente

su ogni palpito di vita

 

L’ora e il suo futuro - diamante nero -

ritorna simile al passato

come se quel suo orrore

non potesse trovare sepoltura

ma coprisse maledicendo

dal suo marcio sudario

ogni fraternità possibile

Tempo presente: luogo dell’assurdo

 

Si sopravvive - quando si sopravvive -

come in un cattivo sogno -

quasi che le ragioni postume

di coloro che non poterono mostrarle

si fossero animate nei viventi

come sete d’ inestinguibile vendetta

contro chi forse

altre colpe coltivava

contro chi non traeva dalle ecatombi

giovamento

 

Un’ingiustizia enorme pretende acquetarsi

in omologa ingiustizia

Per questa via il tempo della vita

- d'ogni vita - 

rimane incatenato all’angoscia del possibile:

coltivi la paura e la stordisci

danzando il sabba della morte

 

Quando il silenzio tornerà nella canna

del tuo mostruoso carro

o dentro la fusoliera del tuo moderno bombardiere -

quando il silenzio salirà dai cimiteri -

sarà ancora la voce flebile del vento

a farti tremare di paura

o guerriero d’una cattiva patria.

 

 Nota - Qualche gruppo ha tentato di usare la posizione antimusulmana di Oriana Fallaci come vessillo pro Israele nella guerra di ritorsione anti Palestina/Hamas  in corso. Errore.   Ogni Autore scrive più e meglio di quanto la sua emozione e posizione momentanea consentano. Israele assomiglia molto, oggi, a una repubblica confessionale con evidenti venature suprematiste. Le Volontarie e i Volontari pro Palestinesi poveri (impoveriti e defraudati) assomigliano molto alle dame di carità inglesi verso operai e operaie durante la seconda fase di industrializzazione, cioè una facciata salva cattive coscienze.

Mi documento sul sito “Open Edition”- Journals sulla posizione della Fallaci nel suo libro

Trascrivo il seguente passo   

"Nonostante il carattere persistente e duraturo del mito del guerriero, Fallaci lo scompone con l’arma del logos ovvero dell’argomentazione razionale e logica. È un compito attribuito in maniera corale, oltre che all’autrice stessa (narratore) e all’intelletto in generale (figura del Professore, emblema dello studioso). Inoltre, hanno voce in capitolo alcuni importanti rappresentanti dell’esercito stesso nonché, cosa interessante, gli individui marginalizzati e periferici sia nella struttura romanzesca sia quella sociale (soldato omosessuale e soldati semplici). La decostruzione del mito del guerriero si effettua per mezzo di alcune strategie quali la critica della guerra contrastata dall’elogio della vita, la contestazione della professione di soldato e la messa in ridicolo del culto del fallo, strategie che ora si cercherà di analizzare." 

La "cattiva patria" è la mitologia che anima le "ideologie patriottiche" di tutti i quadranti del pianeta. (bm)