Un desiderio d’alba nuova
congelato nell’intima sutura
del corpo con la mente
sanguinando vive
in quest’adesso di polvere - di sabbia -
di voci abbaianti e grinte ottuse -
di cieli infranti precipitare orrendamente
su ogni palpito di vita
L’ora e il suo futuro - diamante nero -
ritorna simile al passato
come se quel suo orrore
non potesse trovare sepoltura
ma coprisse maledicendo
dal suo marcio sudario
ogni fraternità possibile
Tempo presente: luogo dell’assurdo
Si sopravvive - quando si sopravvive -
come in un cattivo sogno -
quasi che le ragioni postume
di coloro che non poterono mostrarle
si fossero animate nei viventi
come sete d’ inestinguibile vendetta
contro chi forse
contro chi non traeva dalle ecatombi
giovamento
Un’ingiustizia enorme pretende acquetarsi
in omologa ingiustizia
Per questa via il tempo della vita
- d'ogni vita -
rimane incatenato all’angoscia del possibile:
coltivi la paura e la stordisci
danzando il sabba della morte
Quando il silenzio tornerà nella canna
del tuo mostruoso carro
o dentro la fusoliera del tuo moderno bombardiere -
quando il silenzio salirà dai cimiteri -
sarà ancora la voce flebile del vento
a farti tremare di paura
o guerriero d’una cattiva patria.
"Nonostante il carattere
persistente e duraturo del mito del guerriero, Fallaci lo scompone con l’arma
del logos ovvero dell’argomentazione razionale e logica. È
un compito attribuito in maniera corale, oltre che all’autrice stessa
(narratore) e all’intelletto in generale (figura del Professore, emblema dello
studioso). Inoltre, hanno voce in capitolo alcuni importanti rappresentanti
dell’esercito stesso nonché, cosa interessante, gli individui marginalizzati e
periferici sia nella struttura romanzesca sia quella sociale (soldato
omosessuale e soldati semplici). La decostruzione del mito del guerriero si
effettua per mezzo di alcune strategie quali la critica della guerra
contrastata dall’elogio della vita, la contestazione della professione di
soldato e la messa in ridicolo del culto del fallo, strategie che ora si
cercherà di analizzare."
Nemmeno i vertici apicali del mondo così detto democratico rappresentano i desideri e i voleri delle popolazioni che governano. Tutti o quasi tutti sappiamo quello che Israele, spalleggiato dalle potenze occidentali armate, ha compiuto sui territori e sulle popolazioni palestinesi.
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