sabato 10 febbraio 2018

Amsterdam - poesia di Vittorio Sereni

NOTA - Questa  poesia Amsterdam tratta da Gli strumenti umani raccolta di poesie di Vittorio Sereni... 
Mi piace accostarla alla pacifica marcia antirazzista e antifascista svoltasi oggi a      
Macerata.
Per non dimenticare e fare non disutili collegamenti.
(B: M.)




Amsterdam

 A portarmi fu il caso tra le nove
 e le dieci d’una domenica mattina
 svoltando a un ponte, uno dei tanti, a destra
 lungo il semigelo d’un canale. E non  
 questa  è la casa, ma soltanto
 – mille volte già vista –
 sul cartello dimesso «Casa di Anna Frank».  

Disse più tardi il mio compagno: quella
di Anna Frank non dev’essere,  non è
privilegiata memoria. Ce ne furono tanti
che crollarono per sola fame
senza il tempo di scriverlo.
Lei, è vero, lo scrisse.
Ma a ogni svolta a ogni ponte lungo ogni canale
continuavo a cercarla senza trovarla più
ritrovandola sempre.
Per questo è insondabile Amsterdam
nei suoi tre quattro variabili elementi
che fonde in tante unità ricorrenti, nei suoi
tre  quattro fradici o acerbi colori  
che quanto è grande il suo spazio perpetua,
anima che s’irraggia ferma e limpida
in migliaia d’altri volti, germe
dovunque e germoglio di Anna Frank.
 Per questo è sui suoi canali vertiginosa Amsterdam

domenica 4 febbraio 2018

Questa è l'ora / Custa est s'ora - da Carlo Onnis a Antonio Altana

Nota - Ancora una volta Antonio Altana ha intrecciato la sua vena con quella di Carlo Onnis, altro autore della silloge  SULLA GOBBA DEL TEMPO. Essere interpretati ed elaborati in una lingua diversa dall'idioma praticato è un'esperienza di grande impatto emotivo; e se l'idioma, in cui è stato
rivissuto ed riespresso un tuo verso, non ti è del tutto estraneo, allora scopri come al tocco risuona la corda che è al contempo uguale e diversa.  Nel caso specifico la libera musicalità di Onnis si converte nel ritmo cadenzato e non meno melodico delle quartine di Altana, che fa baciare e incatenare le sillabe finali in delicatissimi accostamenti.
Mi sono permessa di praticare gli stacchi nell' ora di Carlo e di mutare da sinistra a destra l'allineamento de s'ora de Antoni per rendere più agevole la lettura. (B.M.)

Questa è l’ora    di Carlo Onnis
Questa è l’ora
in rapidi ritegni
in cui la luce cede
e dilatandosi porge
alle ombre la sera.

Questa è l’ora
in cui il pensiero segue
chiarezze in fuga
e l’immagine rinuncia
ai privilegi del sole
perché resti la notte
umile consorte
a dare carezze al volto
e una calma misura
ai silenzi d’amore.

Questa è l’ora
che il desiderio ripara
perché sia fronda e grembo
al disegno raccolto
dai frammenti del giorno.
Vicina al tempo
trasecola in sostanza
la tua forma di donna
e gioca la sua apparenza
sino al punto dove
si scioglie in suggestione
e diventa filigrana
sull’orlo del tramonto
il tuo caro arrivederci.

Custa est s’ora   di  Antonio Altana

Custa est s’ora de cuntegnos lestros
ue sa lughe tzedit,
s’illàdiat e abberit
largos ismurinados secuestros.

Custa est s’ora chi curret su pessu 
cun giaresas in fua
e pupas faghent rua
a privilegios de sole traessu

pro chi restet sa note che muzere
cun ùmiles carignos
e lèbios assignos
in mudore d’amore, dulche mere.

Cust’est s’ora chi disizu acontzat
Pro l’esser Frunza e nidu 
a dissignu coglidu
dae bìculos de die chi s’iscontzat.

De su tempus sa lestra acurtziada
ispantat in cuncretu
de fèmina s’aspetu
e giogat s’aparèntzia mustrada

finas a cussu puntu ue tancadu
in unu raru ammaju
de indeoradu raju
intèrinat dispedu delicadu.