Piccole e immani … Guerre!
Non conta chi vince - non conta chi
perde
Propositi spettrali risalgono in flati
per le spole impure che ordiscono il
futuro
Ancora e ancora mi scontro coi “mai più”
gridati in ginocchio sopra i cimiteri
Ogni fine sarà piuttosto tregua!
Conterà chi di quel buio retaggio sa giovarsi
presentandosi alla conta dei disastri -
destra sul cuore afflitto per l’attimo
di lutto
Sotto pelle discretamente calcola gli avanzi
come esiti d’imprevedibile accidente
da
cui dice di prendere istruzioni
e già se ne ascrive il merito
Prospera come fungo il suo appetito
sulle necessarie alterazioni
delle materie … organiche
Per diletto la pancia tutta gli trema
ed
il pensiero dilagando esulta
Ma già misura - come per eco - il
rammarico
di non aver abbastanza tempo e corpo
per trasformare la privata abbondanza …
… in ciò … che persino la bestia a sé nascondeNota - Questa poesia è stata pubblicata anche su www.larecherche.it
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