lunedì 27 novembre 2017

Biggio- Mannu - Onnis - Sicura - 4 autori - SULLA GOBBA DEL TEMPO - Edizioni grafica del Parteolla

Il libro si apre con un breve saggio introduttivo di
Giuseppe Roberto Atzori, nel quale, fra l'altro, si legge: 
"... lavorano sulla parola come elemento che, a prescindere dal suo peso semantico,ha un ruolo estetico, per cui scelta della forma e del suono sono qualità necessarie per il raggiungimento del risultato ricercato."
 " ... la loro produzione dimostra quanto la poesia abbia ancora al giorno d'oggi un'opportunità concreta, come essa possa perseguire un compito storico e sociale denso di significati e riesca al contempo a regalare al lettore opere dotate di una freshezza sorprendente dal punto di vista estetico e formale,"



Come già rilevato da G. R. Atzori, una delle tematiche che funge da filo conduttore fra le personali elaborazioni è quella del tempo. Mi permetto di estrapolare un breve testo di ogni autore per darne prova e varietà di declinazioni


Se fosse d’incanto di Mariatina B. Biggio 

Se fosse d'incanto
il mio risveglio
allungando la mano
sul cuscino
           potrei
accarezzando
            trovare
la pienezza di un giorno
             che divide
              i sogni
anche quelli che stanno
              al confine
               del tempo. 

                       Disincanto di Carlo Onnis

Non si può
riempire di voci
una stanza vuota.
Salta la solitudine
opinando ancora
la veste strappata.
Come freccia
puntata alle tempie
il ricatto del tempo.
A noi resta soltanto
la falsa partenza
 d’un viaggio
tentato nel cuore.

Ogni risveglio di Giuseppa Sicura

Ogni risveglio
è un colpo secco
alla testa
la fine di una corsa
a gambe ingrippate
il parto sudato d’affanno
di un incubo
senza odore di vita
l’approdo ad un crocevia
privo di segnaletica
e di altarino
in cui barattare col santo
un consiglio
con un rosario. 
                            Problema? di Bianca Mannu

Fluttuo a tempo di vento
appesa sulla forca            
dei miei dubbi esistenziali

Penzolo dall’unica certezza
che non mi salva
e non mi assolve

Mi evolve

Si assottiglia della pienezza
il filo che mi tiene sospesa
sul fosso dentato
della dissoluzione in corso
da cui storno la mente
punta da antico rimorso

È la vita
a rosicchiarmi da sé
senza predire luogo e tempo
dell’atto di compimento

Mi risolverà


Nota -Va sottolineato che la bellezza della copertina deriva dall'inserto, minuscola e fedele copia del fantastico dipinto di Gabriele Olla , per generosa concessione del Pittore. 

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