Ritagliava uno
spazio
d’orrore
euclideo
sotto i passi …
Come un pane,
azzimo e
raffermo,
il colle,
camuffato
nella
precarietà perenne
dei nuovi
abituri,
di colpo
mostrava
-
sfacciatamente glauca -
la mollica a
perpendicolo
su un fondo
d’acqua
ruvida di sassi
verdemente
lanuginosi
d’umida
vecchiezza.
In quell’iride
cieca
un’angusta
misura d’assoluto:
obliqua aleggiò
l’ombra
d’un possibile
volo …
- Un balzo, poi
… più niente.
E la madre,
grande,
si stagliò nera
sull’orlo
e follemente
giocò
con la
vertigine bianca
della bimba
senza gridi.
Accade in questo mondo - di sé stesso gaudente per immagini libere e gioiose - che tu non possa scegliervi chi essere.
RispondiEliminaAccade che tu, proprio tu, senza averne il sospetto, sia confezionato dal sistema mondo a divenire oggetto-vittima e anche oggetto- oppressore; cioè a divenirne l’entità negativa su cui abbia risalto la sua ostentata presunzione di bontà.