Una lastra
orizzontale dall’apparenza solida a fronte della cedevole resistenza del suolo arenoso: la civiltà rimane, anzi prosegue alle tue
spalle la giaculatoria del suo insistere.
Il semaforo e quanto corre nel suo
dominio è l’estuario dell’ultimo mezzo millennio. Te ne allontani con la fretta
d’una scimmia perduta al branco, che la nuova goffaggine consegna a un andare
da spiaggiaiolo impenitente, ma gravato dei trabiccoli del bagnante equipaggiato
alla moderna guisa fai da te.
Ti difendi così dal
“caro ombrellone”, risparmi sul caffè con la tisana in thermos e mantieni
tranquillo il vecchio cuore.
Equipaggiata
di cintura galleggiante, antipanico per addomesticare il tratto marino delle
tue frequentazioni, procedi alle “sedute” di terapia salsoiodica con massaggio naturale … e non
paghi il ticket, se escludi i costi per arrivare fin qui.
Piantare l’ombrellone
non è fatica da poco per una ottantenne, ma il bagno ristoratore cancella la
fatica. Ẻ la promessa.
proprio davanti al semaforo e a debita distanza dallo scoscendimento franoso che costeggia lo
stagno.
Adesso che hai
occupato la tua postazione marina, puoi procedere alla lubrificazione antiraggi
uv … Dai l’impressione di un vecchio uccello che si spollina, ma da un pezzo
hai fatto pace con gli sguardi altrui.
Dopo tutto, le prime ore sono dei
vecchi: chi si appisola sotto l’ombrello, chi cammina o corre sbilenco sul
bagnasciuga, chi tenta il bagno affrontando per gradi lo shock termico. Le
donne mettiamo a bagnomaria le vene.
Ma oggi, stranamente
il mare non c’è. Al suo posto una distesa biancastra in apnea. Un cielo (sarà
cielo?) scialbo che non si sa dove cominci, perché l’immancabile profilo della
Sella galleggia su vapori grigi. Nessuno in acqua. Come in un sortilegio ogni moto è sospeso,
persino i respiri, pensi. E aspetti.
Da oriente, dove il sole è appena una chiazza più
chiara dietro tendaggi lattescenti, si
stacca un fiocco che volteggia … L’acqua, come per uno schiaffo a sorpresa dal
sole denudato, ha un sussulto e un guizzo inspiratorio, si solleva cambia
colore ed espira il fiato sulla riva. Il mare ha preso a respirare.
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