domenica 24 maggio 2015

Crisi - Inedita del 2013 di Bianca Mannu


Come avesse dismesso
i suoi falsi lustrini
rivela sue piaghe
la città
ostenta sue ferite.
Dimessa – ricade sopra
l’apatia crepuscolare
del suo sabato
smorzando toni e suoni
come se - preparandosi a dormire -
respirasse piano
per non spaventare
il sonno
con l’ansia di possibili
sventure.
Certe sciagure
hanno già segnato
i porticati nobili
e ricorrono
come la notte e il giorno
sopra  appendici e immemori suburbi
ripiegati e chiusi
sugli sbadigli di mai sazi appetiti.
Ai crocicchi battuti dai venti
cani sbandati  -
più umani degli umani -
ringhiano solitudine
alle buste di plastica
e alle foglie pellegrine.













 Nota 2012/1929 Diversità del mezzo tecnico di ripresa, diversità dei look e il tempo di quasi tre generazioni. La fame e la disperazione pressoché identiche, così come la sostanziale inermità degli individui, dominati dalle angosce in veste strettamente personale, senza più quei riferimenti socio-politici che affratellino il "mio al tuo bisogno", che pure ciascuno sa quanto siano scandalosamente identici.
La presunta continuità degli elementi di supporto alla  vita si sono liquefatti tra la solidità apparentemente imperturbata delle geometrie delle città,  che uscirono un po' dalla tua testa e  molto dalle mani, senza appartenerti.
 Di tutte le ideologie con la mascella in fuori sembra non sia rimasto niente. E invece come sintomi ciechi, scavano nel sottosuolo della mente, come convulsi, senza discriminare le nature del male. E quando erompono sono grido, sono gesto di rabbia sotto il sole sporco. Ed è orrore quello che uno stomaco nutrito - chiamatosi fuori e divenuto occhio che guarda basso dal polpastrello dell' indice puntato - vede schizzare come un fango frammisto alla colpa e alla paura di questa umanità alle corde. 
E dopo - si vocifera sempre che ci sarà un dopo alle crisi, come l'arcobaleno dopo i temporali - non sai se il dopo sarà come sollievo al dolore che scema o se sarà il sentire  a scemare per assuefazione a quel dolore.




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