Ci
sono me
come
chiodi aguzzi.
S’insinuano
tra
pelle e pelle …. e l’offesa sopravvive,
sopravvive
alla durata.
Ci
sono me
già
iridescenti.
Sgranano
sfere
di
molle opacità:
me
conchiusi, … cuscinetti
per spilli,
senza
germe di futuro.
Ci
sono me,
ponti
di filigrana
rampanti
verso …
…
sponde sognate : tenui contorni
in
dissolvenza.
Ci
sono me;
neri
tralicci,
irti,
svettanti: ……. irrisione
incompiuta
alla
fragilità del tempo.
Scarnificanti
me
inastati
………. alle garitte del cuore
e
me stillanti
vischiosa
linfa di spazio liquefatto.
Me
abortiti
che
……. l’insonne
notte
ha
raggelato e roso
in
frammenti inutili.
Magmatici
me
che
……. insipienza
d’alba
rapprende
intorno
a
occhiaie illividite.
Ma
poi verrà
quel
me ………. inenarrabile
forma
di
confitta certezza
nelle
carni dell’alea.
Del
suo compimento
narrerò
… in
una prossima vita?


Nessun commento:
Posta un commento