Nuda
d’ogni presagio
come dei
panni al bagno
scivolo
sul tuo
enigma
chiuso
dentro una tastiera
che
mi torna e
non mi torna
familiare.
Apre
ai tocchi
della mia
mite indiscrezione
i solchi
del respiro
quasi una
luce
che si
spanda e fugga
col
sentore del gusto
la crisi
dell’assenza
a patire in
me per questo mare
che
di sé
m’intride e m’avvelena
a prilli
d’indicibile.
Se
l’ebbrezza che asseconda il moto
deciderà
l’impatto
come incontro
-né si sa
chi con chi-
sopra il ciglio
dell’onda
dentro
l’occhio dell’istante
saremo
forse
una
prima
della notte.
Noticina- Luna e spini è una foto di un mio dipinto (acrilico su cartoncino nero) donato a mia sorella, Bruna che non c'è più.
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