Qui parole pensate-scritte per sì, per no, per altro di quanto si dice umano
arriva così:
un ansare di vento
dalle cime alle gole dei colli
strappa alla spossata pagina
lo straniante congedo dalle cose
(cose solite e insolite
senza più domande) in
Spoglia d’autunno
di sé indolente
per altrui sensi “cosa/cose”
in ordinari frammenti.
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