e amo il maestrale
quando involve il vespro viola
e da quel lontano sito
prende fiato di mare
e rotolando per le plaghe
d’erbe morte e sassi
arriva a me – amorosa spiona –
stridendo allegro e sfrontato -
tra le stecche delle mie persiane
ancor più lo godo
quando tutti pori mi spalanca
per penetrarmi di sé
e cacciarne i fumi caldi
accaniti sulle mie più interne foglie
affiochite da una sete incapace
di valersi d’un’acqua
subitamente malevolmente
calda e d’altri eccessi infetta
tanto l’amo
e non gli ascrivo a colpa
i suoi impazziti soffi
sui più pazzi fuochi
bestialmente umani
e tanto l’amo
che sotto la sua danza indocile
- incurante sonno –
docilmente m’abbandono.
👀 Ringrazio per queste splendide immagini (b.m.)
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