domenica 15 gennaio 2017

Da DOVE TRASVOLA IL FALCO - COME STRANIERA IN QUARTU - Bianca Mannu

         Quesito:Ci si può sentire stranieri in patria ? Ahimè, sì.  Non si annunciava alcuna crisi ... Però la pelle  diceva che i segni erano attivi, perché una società si ammala, parendo sana. I sintomi sono già avvertibili da coloro che hanno antenne sensibili, volte all'interno e all'esterno della propria coscienza vigile. 




         

  

  

   







       Come straniera


         Dentro il petto un silenzio mi divora
con aguzzi dinieghi - ancora e oltre
l’incandescenza rossa delle cifre
che il tempo mi accende dentro gli occhi.
Stilla il suo lento veleno nel grumo
mio - gonfio di tenebra e di pianto.

Denso fratello di silenzio e d’ira
i propri freni stride sull’asfalto
infoscato nell’ombra più cupa
della bruna discarica di cocci
e di cementizi residui - dove
neppure la mala erba rampolla -
dove il tempo del sole vi arde opaco
un proprio volto di color malsano .
Ora di radi e miopi lumi è sparsa:
l’assomigliano ad un presepio finto
oppresso dai maligni sortilegi
d’una borea povera di stelle.

Altro silenzio d’ansiti stizzosi
sorprende gli australi falansteri
addormentati come eretti cavalli
di Troia sparsi su strade insonni
per troppa luce e invisibili voci
di briachi accosciati sui tombini
a farfugliare il salterio ai ratti -
a ruttare vinosi vituperi
ai gatti vagabondi e irsuti.

Singhiozza sull’imbronciato quadrivio
un silenzio clochard senza riparo,
un silenzio di fuga e di abbandono,
un silenzio di gelo e di speranze - morte.

Un silenzio fosforoso piove
sulle arene allucinate, esposte
a lunghe bave d’alito cattivo
che l’empio suolo restituisce
e il cielo chiude entro le appendici sue
orlate d’insana porpora e di solfo.
Silenzio folle di gemiti e sussurri
stanco silenzio umido di pianto.

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